L'erba del Vicino Laura racconta |
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La formica rientrò nel giardino attraverso il foro della staccionata, gridando:"E' vero! L'erba del vicino è più verde!" Il cane disse :" Lo sospettavo". L'ape , con i suoi soliti modi affrettati, aggiunse:" Per non parlare dei fiori!" Il rastrello borbottò:" Se lavorassi dal vicino avrei meno foglie secche da raccogliere!" Il sasso lamentò:"Sono condannato a vedere soltanto erba sbiadita dato che non posso muovermi". La formica, un pò affannata per il lungo viaggio, raggiunse i suoi amici ed iniziò a raccontare, più o meno fedelmente, ciò che aveva visto al di là della recinzione. Come sempre, cominciò la storia con un lungo preambolo che aveva l'intento di spiegare a tutti, come se ce ne fosse bisogno, il perchè di quell'ardita spedizione. Erano trascorse due settimane dall'arrivo del nonno e da allora avevano goduto della sua compagnia durante le ore più calde della giornata. Di solito in giardino non si vedevano molti umani. La donna, quando il tempo era bello, attaccava ai fili vari pezzi di stoffa colorata che gocciolavano sul terreno. L'uomo usciva con un grosso tubo di gomma e dava da bere alle piante. La bimba, qualche volta, portava i suoi giochi all'aperto. Ma da quando c'era il nonno, tutti si recavano più spesso in giardino. Il nonno giocava con la nipotina e le parlava di strane cose delle quali nessuno aveva mai sentito parlare. Tre giorni prima,quando la bimba raccontava che la sua amica aveva tanti giochi più belli dei suoi, lui le aveva detto:"L'erba del vicino è sempre più verde."Nell'udire queste parole tutti gli abitanti del giardino furono pervasi da una grande agitazione. Chi si arrabbiò, chi si incuriosì, chi si stupì, sta di fatto che tutti non parlarono d'altro e fu deciso, all'unanimità, che la formica sarebbe andata a verificare di persona.Questa piccola creatura di Dio , non era soltanto dotata di una smisurata forza fisica, ma anche di una fervida immaginazione, cosicchè il suo racconto si arricchì di particolari strabilianti. "Quando mi sono affacciata dall'altra parte del foro ho sentito un dolore acuto agli occhi; sono tornata indietro, ho messo gli occhiali da sole e soltanto allora ho potuto guardare l'erba. Il verde è così brillante che è impossibile osservarlo per più di pochi secondi senza arrecare danno alla vista. I fiori sono grandi e più belle, le coccinelle sono più rosse e le piante non perdono mai le foglie, infatti, il vicino non ha neanche un rastrello! Un sasso mi ha detto che si annoiava e avrebbe voluto venire nel nostro giardino. |
Io gli ho detto che era pazzo e non immaginava certo quale delusione
avrebbe avuto se il suo sogno si fosse avverato, ma lui era convinto che
il suo giardino non fosse così straordinario come io lo vedevo. Anche
il gatto del vicino ha detto che aveva visitato tanti giardini e che
nessuno era insignificante come il suo. Non credevo alle mie
orecchie perchè , vi assicuro, non c'è niente di più bello del
giardino del nostro vicino."Il grillo e la cicala ascoltavano la
formica con gli occhi sognanti. La coccinella
ruppe il silenzio e disse: "Chi ci impedisce di andare a vivere in
altro giardino? Io sono pronta , andiamo!" Il sasso
obiettò:"Io non posso muovermi, non ho nè ali nè zampe, non
trovo giusto che voi mi abbandoniate qui da solo, dovete aiutarmi."
Il rastrello rispose :"Anch'io sono nelle tue stesse condizioni, ma
non credo che questi frivoli insetti si preoccupino di noi. A loro
interessa il verde più verde, il fiore più bello e così via...bah!
Sono giovani e pensano solo a cantare come la cicala e il grillo o a
svolazzare di qua e di là come quell'ape altezzosa!" Dopo
l'intervento del rastrello ci fu una gran confusione.Tutti
gli abitanti del giardino si arrabbiarono ed iniziarono a
litigare tra di loro. Alla fine il cane propose agli
animali di collaborare affinchè tutti potessero raggiungere il
giardino del vicino. Mentre il sasso veniva fatto rotolare
con un enorme sforzo da parte di tutti, il cane cercava di
afferrare e trascinare con i denti il manico del rastrello.
Dopo tanta fatica giunsero esausti e doloranti davanti alla
palizzata che divideva le due proprietà. Al sasso
girava la testa; non aveva mai rotolato per tanti metri come
oggi: Gli insetti e gli altri animali striscianti erano
senza fiato per lo sforzo; il rastrello aveva il manico
pieno di dolorosissimi fori e al cane facevano male i denti.Nessuno parlava; si riposarono poi la
lucertola a lzò lo
sguardo e disse:"Come faremo a portare oltre la recinzione il
sasso ed il rastrello?" Dopo un attimo di silenzio, si
riaccese un'aspra discussione. Ignari
delle difficoltà che affliggevano il popolo
campestre, il nonno e la nipotina giunsero in giardino
e andarono a sedersi all'ombra della grande quercia.
La bimba aveva con se un quaderno e una penna e con
aria malinconica disse al nonno: "La maestra ci ha
detto di scrivere una lista di proverbi con la
relativa spiegazione, ma io non so cosa sono i proverbi!"
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"Devi sapere che la gente,
nonostante il trascorrere del
tempo, le scoperte scientifiche e le innovazioni
tecnologiche, è portata a compiere sempre gli
stessi errori.Per evitare questo, chi ha più
esperienza inventa delle frasi nelle quali è
contenuto un insegnamento. Queste pillole di
saggezza sono state tramandate oralmente di
generazione in generazione e ci sono di grande
aiuto. Ricordi quando l'altro giorno ti ho detto che
l'erba del vicino è sempre più verde? Ecco, questo
proverbio ci ricorda che non siamo mai soddisfatti
di quello che abbiamo, e spesso invidiamo chi
crediamo erroneamente avere qualcosa in più
rispetto a noi." Udite le parole del nonno ,
gli abitanti del giardino rimasero muti e si
sentirono un pò ridicoli. Ripensando alla fatica,
ai litigi ed ai sogni infranti il cane disse
:"E' proprio vero; cercavamo chissà cosa
nell'altro giardino e non ci siamo resi conto di ciò
che abbiamo nel nostro. Un nonno come questo non si
trova ad ogni angolo!"
Lucertola, coccinella,grillo,formica,sasso, ape,cicala e grillo
scoppiarono a ridere e tornarono allegri alle loro
faccende quotidiane.
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