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Firenze vista dal Taxi n.44-A di William B.

 

   

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Lunedì.......19....
Ciao!…ah,scusate! Dimenticavo di presentarmi.Sono l’autista del Taxi n.44-A. Ho cominciato questo lavoro tanti anni fa, per l’esattezza  il 13 Ottobre 1958. In quegli anni, i Taxi a Firenze erano pochi poco più di un centinaio e i “titolari” delle licenze potevano lavorare 24 ore su 24. Poiché ciò non era umanamente possibile,chiesero all’Autorità competente di poter usufruire di un supplente. La cosa fu autorizzata e da quel giorno apparve una nuova figura fra i tassisti, il “nottambulo”.L’ appellativo di “nottambulo” deriva dal fatto che queste persone lavoravano sempre di notte in sostituzione del titolare che logicamente lavorava sempre di giorno.Non erano neppure dei dipendenti o garzoni ma solo dei prestatori d’opera occasionali, poiché il titolare  non li assumeva alle proprie dipendenze e, pertanto, li poteva allontanare in qualsiasi momento senza onere alcuno.Il sistema funzionava come un semplice noleggio ad una terza persona,riconosciuta idonea a svolgere quel ”servizio pubblico” dalle competenti Autorità, alla quale il titolare affidava il suo Taxi ricevendo ogni mattina un compenso calcolato sul totale dei chilometri che il “nottambulo” aveva percorso durante il suo turno.Non era semplice per il povero supplente portare a casa il sospirato guadagno considerando che a quel tempo le piazze in cui sostavano i Taxi erano fisse, il che voleva dire che dopo avere portato il cliente a destinazione,
 il Taxi doveva tornare vuoto al punto di partenza raddoppiando così il chilometraggio a favore del titolare. Questo con il tempo, portò a una vera e propria lotta fra i supplenti e i titolari, che in seguito , fu paragonata allo storico “Tumulto dei Ciompi”, apoteosi di una sommossa dei lavoratori malpagati , avvenuta nella Firenze del 1378.Signori,per oggi siamo arrivati a destinazione, fine della corsa. Ma se la storia di questo come di altri fatti accaduti nella Firenze che fu  prima un “Castrum”, ovvero un accampamento dei legionari di Cesare, imperatore dell’antica Roma, è di vostro interesse, non dimenticate, quando volete un Taxi, di chiedere del Taxi n.44-A….Allora , a presto!

Martedì......19....

 

<<Taxi!!>> Buon Giorno!<<In fretta ..al Nuovo Pignone!>> Bene ,Signori si parte!Si mi ricordo di voi, come no! La volta scorsa , durante il percorso, abbiamo parlato di come era organizzato il nostro lavoro di tassisti a Firenze negli anni 60 e delle strenue lotte che sostenemmo come supplenti di notte nei confronti dei titolari, e poi, del finale riconoscimento da parte della pubblica amministrazione , e del come i molti avvenimenti di allora, anche se in parte tragici e da dimenticare , ci trassero in modo alquanto inaspettato da quella situazione precaria di supplenti senza speranza costretti a vagare stanchi ed esausti in quelle notti che vedevamo senza fine. I fatti che decretarono quei cambiamenti che poi, in seguito si rivelarono a nostra favore, accaddero improvvisamente durante la notte fra il 3 e 4 Novembre 1966. Fu quando a seguito dello sconvolgente straripamento dell'Arno, la nostrra martoriata città si trovò in uno stato di distruzione totale. Dopo i primi giorni di comprensibile sbigottimento e confusione,  tutti i suoi animosi cittadini, assieme a tantissimi altri volontari accorsi in loro aiuto da ogni parte del mondo, si misero al lavoro per ripulire e ricostruire, incoraggiati in ogni momento dal loro instancabile Sindaco, Piero Bargellini che tanto amò la sua Firenze.Ricordo che in quei giorni, con le auto si facevano lunghe file percorrendo cento metri e poi fermi, altri cento e di nuovo fermi.Ci volevano ore per raggiungere un qualsiasi punto della città, se tutto andava bene, spesso con le gomme sempre immerse nel fango si beccava un chiodo, ed allora, piano,piano in cerca di uno spazio per infilarsi e cambiare la ruota, tutti infangati da capo a piedi. A ripensarcio furono gioni terribili, ma furono anche giorni che portarono grandi esperienze e per noi suppleti anche buone nuove.Infatti, le Autorità Comunali, per far fronte a quella caotica situazione dei trasporti cittadini, decisero di incrementare il numero dei taxi deliberando le tanto sospirate licenze.   Ne furono assegnate una sessantina in via provvisoria con il numero della licenza seguito dalla lettera "A" intervallata da una barra trasversale che le distingueva dalle licenze esistenti in precedenza con gli stessi numeri.In seguito, queste licenze, furono assegnate definitivamente e i numeri barrati sostituiti con dei numeri in progressione rispetto alle vecchie concessioni. Bene , è stato un vero piacere e vi ringrazio per il cortese interesse mostrato verso  Firenze e la nostra categoria. <<Eccoci a destinazione!>> Sì , è vero , questa mattina abbiamo proprio volato, il merito è tutto di questa vettura che tengo sempre in perfetta efficienza! Un saluto , da me e dal mio Taxi ovvero la gloriosa e intramontabile "Alfa 1900" verde e nera. <<Ricordate, Taxi n.44/A, a presto!>>

 

 

C0NTINUA

 

La gloriosa e intramontabile "Alfa 1900" verde e nera

L'immagine che vedete e la fotocopia del documento originale  comprovante la licenza provvisoria  di taxi concessa nel 1967

Una curiosità che non tutti sanno.Il tondo di marmo che vedete nella foto  sta ad indicare il punto preciso  dove precipitò la palla del Verrocchio quando, nel 1600, fu colpita da un fulmine.

 

Allora era la palla del Verrocchio...oggi potrebbe essere un frammento delle migliaia e migliaia di pezzi di metallo che girano intorno alla nostra "cara" terra.

 

 

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